La Madonna del palco
Pietro Ragazzi + Dreamstudio.ai + Photoshop Beta
2024, immagine digitale, 760 x 1350 px

La rielaborazione dell’opera è stata costruita attraverso tre software di intelligenza artificiale. Dreamstudio.ai è un’AI che per realizza immagini partendo da alcuni vincoli, in questo caso un testo scritto e il quadro di Batoni. Il prompt è stato redatto a partire dal testo fornito da un altro software di AI, ChatGPT-4 di OpenAI, al quale è stato chiesto di produrre uno scritto comprensibile da un programma text to image come Dreamstudio. Dopo diverse modifiche apportate dallo studente cercando di raggiungere l’obbiettivo cercato si è arrivati al prompt finale. In ultimo la versione Beta di Adobe Photoshop è stata utilizzata per aggiungere all’immagine la luce di scena collocata in alto a sinistra.
Questo oggetto è stato aggiunto dall’autore attraverso la richiesta al comando di riempimento automatico con AI di Photoshop a partire da una suggestione presente nell’immagine direttamente uscita da Dreamstudio; lungo il lato sinistro l’intelligenza artificiale ha disposto due cavi neri che si concludevano come tagliati dal limite dell’arco superiore, l’AI di Photoshop è stata in grado autonomamente di riconoscere questo input e collegarvi il riflettore che le era stato richiesto.
Prompt
Reimagine Pompeo Batoni’s “Madonna con il Bambino e i Santi Giuseppe e Zaccaria, Elisabetta e Giovannino” set in a modern theatre preserving the composition and spatial arrangement or the characters. Keep the number and position of the characters unchanged. The woman and baby at the center and the people surrounding them are theatre actors dressed with colored tunics and cloths. Background with columns and hills and sky, with stage lights.
La Madonna del palco reimmagina quindi l’opera di Pompeo Batoni come fosse una fotografia di una messa in scena del quadro a teatro.
La composizione generale dell’immagine rimane simile ma l’AI non riesce a cogliere e mantenere le finezze compositive del Batoni, perdendo il triangolo prospettico e il gioco di sguardi che caratterizzano l’opera originale.
Ciò che l’intelligenza artificiale riesce ad interpretare e produrre dal prompt in maniera efficace è l’idea della scena di teatro, anche senza la luce di scena aggiunta dall’AI di Photoshop il contesto è facilmente riconoscibile. L’utilizzo di un chiaroscuro molto marcato e di colori accesi rende subito l’idea di una scena su un palco, inoltre la distinzione tra la tridimensionalità dei personaggi principali in primo piano e la bidimensionalità degli angeli e dello sfondo, che si differenziano anche per lo stile di rappresentazione, rimanda direttamente all’impiego di una quinta teatrale. La mancanza di dettagli, i colori meno accesi e le forme poco definite dello sfondo lo separano ancor più dalla scena principale.
Proprio come sono i vestiti e l’inquadramento architettonico a collocare la scena del Batoni in una classicità immaginata sono alcuni dettagli delle vesti e gli elementi di scena a contestualizzare in un teatro contemporaneo La Madonna del palco.
Rielaborando un’opera con un nutrito numero di soggetti l’intelligenza artificiale non riesce che a dare un’impressione di realtà, ad un secondo sguardo ognuna delle figure presenta qualche tipo di distorsione. Quelle che potrebbero essere solo malformazioni in alcuni casi diventano elementi di un assurdo quasi surrealista, per esempio l’arto volante che incrocia la mano di San Giuseppe o la nube del pannello di quinta che prende le forme di un’enorme muscolatura che potrebbe essere uscita dalla Sala dei Giganti di Palazzo Te.
La presenza di questi elementi che nel teatro contemporaneo potrebbero anche trovare spazio rimane però chiaramente priva di intenzionalità e impossibile da governare attraverso il prompt e i pochi parametri ad uso dell’autore, l’AI si prende quindi un buon margine di invenzione che forse non è ancora in grado di gestire.